Csoa Gabrio Media
Media that we like
Una scarpa contro le leggi razziste

Manifestazione contro il pacchetto sicurezza, contro le leggi razziste. Quest’oggi nuova mobilitazione nella città di Torino contro i provvedimenti del governo Berlusconi, con i quali si persegue nell’opera di criminalizzazione della categoria dei migranti, con l’implementazione di dispositivi securitari razzisti e discriminatori.

La questione migrante, in città, soprattutto di fronte alle mobilitazioni degli uomini e delle donne delle palazzine occupate di via Bologna e corso Peschiera, è più viva e calda che mai. Si registra un protagonismo della componente migrante di assoluto valore, spinta per le lotte datasi in città, ritrovabile nei tanti momenti di piazza degli ultimi mesi, contro il pacchetto sicurezza come per “Casa Lavoro Residenza”.

Da Porta Palazzo, cuore multietnico del capoluogo piemontese, è partito il corteo di quest’oggi lanciato dalla Rete Migranti, che sta sfilando per le vie cittadine con una partecipazione straordinaria, migliaia le persone in strada. Presente il comitato di solidarietà con profughi e migranti come tutte le altre associazioni e collettivi solidali, presenti in forza i migranti che si stanno prendendo ancora il doverso spazio di protagonismo per ri-sottolineare le condizioni nelle quali il nostro paese li costringe a vivere e che si profilano ancora peggiori di fronte ai provvedimenti governativi (pacchetto sicurezza in primis).

Fin dal concentramento sono schierate in gran numero le forze dell’ordine, diversi i blindati presenti in corso Giulio Cesare e cospicui i gruppi attorniati ai bordi del corteo nel suo sfilare per le vie del centro cittadino. Polizia nervosa, che in diverse occasioni, fin dall’inizio della manifestazione, ha dato prova di ciò con le persone presenti in piazza.

La manifestazione si è quindi diretta verso la prefettura, luogo altamente simbolico per le lotte ancora attive dei migranti in città, dato che lì si mosse la loro rabbia negli scontri del 27 gennaio scorso contro il silenzio delle istituzioni rispetto alle loro richieste (“Casa Lavoro Residenza!”). Davanti alla sede governativa, in maniera simbolica, sono state lanciate scarpe contro un fantoccio faffigurante il ministro degli interni Roberto Maroni, leghista che ha suggellato con la sua firma gli ultimi odiosi provvedimenti contro i migranti. Un corteo importante quello di quest’oggi, accresciuto nei numeri man mano (sono almeno 3mila le persone in piazza), che ha ribadito la sua forte opposizione nei confronti di chi governa l’esistente e delle politiche di controllo e repressione imbastite.

Comments are closed.