Grande giornata di mobilitazione oggi in Val di Susa. 75.000 persone, forse più, a dare solidarietà al movimento sempre più forte e determinato. Contro la militarizzazione della valle, contro lo spreco del denaro pubblico in un periodo di crisi così profonda, ecco che le parole d’ordine del movimento sanno riscaldare i cuori e restituire la speranza in un futuro diverso. Grande successo la manifestazione di oggi e da domani, pronti a ripartire.
h 17.30 — Chiudono gli interventi i rappresentanti di ‘Etinomia’ (coordinamento di imprenditori etici per la valle) e del comitato notav di Susa e Mompantero che hanno ringraziato tutt* per la presenza e hanno tenuto a ricordare la vicinanza del movimento a quanti si trovano ancora imprigionati.
h 17 — intervengono anche Maurizio Landini e Giorgio Cremaschi per la Fiom, che ricordano l’appuntamento del prossimo sciopero, il 9 marzo a Roma. Intervengono anche Ferrero, Agnoletto e Turigliatto. Fischi quando parla Gennaro Migliore di Sel.
h 16.40 — Alberto Perino invita a tenere gli occhi aperti per la prossima settimana per quando si rischia l’avvio di nuovi lavori di allargamento al (non)cantiere.
h 16.30 — iniziano gli interventi dal palco con Sandro Plano, presidente della comunità montana, ricordando come non ci sia mai stata alcuna volontà di confronto reale da parte della contro-parte.
h 16. — Il corteo inizia ad entrare in piazza Savoia, ma la piazza è troppo piccola per contenere tutta la gente.
h 15.15 — Entrando dentro Susa, molta la gente che attende, applaude d accompagna il corteo in direzione di piazza Savoia, dove terminerà il corteo.
h 15 — Arrivati alle prime case di Susa, uno striscione inequivocabile appeso da un balcone: “Qui condannati a morte dal tav”. E’ una delle case che sorgono sul famigerato “nuovo tracciato”. Intanto la RAi parla di 5000 persone, Repubblica e Stampa di qualche migliaia. Venissero ad imparare l’aritmetica in Val Susa.
h 14.45 — Una decina di notav, cui era stato consegnato un ‘foglio di via’ lo scorso 8 dicembre, hanno oltrepassato il confine tra Bussoleno e Susa. La loro colpa era l’aver portato in macchina dei k-ways ed una punta di trapano. Gli veniva impedito di recarsi ai paesi di Chiomonte, Venaus, Giaglione, Susae Avigliana.
Con questo gesto, preceduto da un intervento che ne spiegava il contenuto, hanno mostrato l’insubordinazione di tutto il popolo notav nei confronti della lobby del sitav. Come hanno detto dal microfono “il minimo che dobbiamo ai nostri arrestati”.
h 14.30 — La giornata caldissima registra senza dubbio la più grande mobilitazione che i notav ricordino. Un serpentone lunghissimo si snoda tra la testa e la coda di un corteo di cui non si vede la fine. Almeno 75.000 persone stanno sfilando in questo momento
h 14.15 — Dalla testa del corteo, quasi a metà del tragitto, si snoda un lunghissimo serpentone. Il grosso della manifestazione è ancora ferma in piazza della stazione a Bussoleno. I numeri sono molto alti e difficili da dire con precisione. Una delle più grosse manfestazioni notav di sempre.
h 14 — La testa del corteo, aperto dalla Comunità Montana e dai parenti degli arrestat*, è appena uscito dal paese. Decine di migliaia di persone in corteo, provenienti da tutta Italia. Treni affollatissimi da Milano e Genova. Molti pullman da Bologna, Pisa, Roma, e il resto del paese. Presenti anche alcune bandiere greche in solidarietà col popolo colpito dall’austherity.
Partita la marcia No Tav da Bussoleno, migliaia e migliaia di persone in corteo! Grandiosa la risposta che si sta dando oggi con l’appuntamento del 25 febbraio.
Intorno alle 13:30 è partita la manifestazione nazionale No Tav, che già al concetramento di Bussoleno dà la misura della risposta che la Valle di Susa, che l’Italia No Tav sta dando per questo appuntamento.
Innanzitutto grandiosa la risposta numerica, emotiva, politica, dei valsusini che stanno riempiendo la testa della manifestazione. Ma grandiosa anche l’adesione e la partecipazione pervenuta dagli altri territori, una marea i pullman i treni e le macchine arrivate a Bussoleno!
La Valle non si arresta, fermarci è davvero impossibile!