C’è gente che ancora viene arrestata tutti i giorni per 2 canne in tasca e che ha paura di uscire per lo stesso motivo, o peggio ancora che ha lasciato l’ Italia perché si sente braccato dallo stato e dalla legge. Tuttavia esiste una giornata dedicata a tutti quelli che a queste dinamiche hanno deciso di non soggiacere, cercando di resistere e di sovvertire almeno per un giornata alle scellerate regole liberticide imposte dai nostri governanti. È soprattutto questo lo spirito che anima da sempre “La coppa dell’Italia cannabica” e i suoi “cannapionieri”. Giunta ormai alla sua sesta edizione, più che una competizione, la coppa cannabica ha assunto negli anni ben altri connotati dalla mera competizione fine a se stessa. Il clima festoso, più che da gara da simposio di esperti, da degustazione di prelibatezze, lo spirito di amicizia e condivisione; è questo il clima che si respira alla Coppa cannabica, Un misto tra incredulità e consapevolezza di compiere un atto di disobbedienza civile, per i propri diritti, la propria autodeterminazione, la propria cura. Tuttavia la vera forza che anima lo spirito ed incarna il coraggio per questa battaglia di libertà, sono certamente quei 30/40 coraggiosi competitor che noncuranti, ma consapevoli dei rischi che corrono, partono dagli angoli più remoti della penisola (isole comprese) per celebrare l’amore e la passione per questa pianta. Molti si domandano ancora, come è possibile organizzare un evento del genere nel paese più proibizionista dell’occidente? La buona sinergia tra i cannapionieri ed il centro sociale occupato autogestito Forte Prenestino (luogo culto dell “antiproibizionismo italiano, un luogo simbolo per questa e per tante altre lotte politiche e sociali) tanto coraggio, tanta sfrontatezza sono gli attributi che hanno reso possibile questo evento, la cui notorietà ha già varcato i confini italiani. Ospiti Internazionali come breeder, produttori di Semi ed attrezzature, giornalisti di settore , “vip del cannabusinnes”, associazioni terapeutiche, come sempre arricchiranno sia di contenuti che di omaggi, premi e prelibatezze la manifestazione. Circa 38 competitor in gara da tutta italia e non solo, 30 giudici scelti di cui 5 internazionali, (con scrutinio segreto , e non in sede ) degustazioni, simposi, dibattiti, conferenze, concerti, giochi a premi.
Forti e consci del fatto che le persecuzioni sui coltivatori e i consumatori devono finire , consentendo l’ immediato accesso terapeutico ad una panacea dalle innumerevoli risorse, vi aspettiamo per la sesta edizione ricordandovi che: “Non esiste provare….C’è solo fare, o non fare, qualcosa fatto bene”